Prima di iniziare questo nuovo meraviglioso viaggio in quest'opera (quasi) senza senso di Charles Bukowski, vi invito caldamente (anche per capire con chi avrete a che fare) di cercare il retro di copertina di questa edizione del libro, che non vi ho messo perché noi siamo comunque una pagina family friendly.
In ogni caso, "Pulp" è l'ultimo romanzo di Bukowski, pubblicato postumo, a cura dell'amata moglie Linda Lee, che aveva avuto istruzioni precise in merito, nel 1994, qualche mese dopo la sua morte. Nelle sue parole di commiato, ormai lo scrittore ha capito che la malattia gli ha afferrato con forza il sangue e non ha alcuna intenzione di lasciarlo andare. E allora lui lascia libere le sue dite e aspetta e batte a macchina i personaggi più assurdi che abbia mai creato, che ballano e si muovono sul palcoscenico di una Los Angeles più calda e surreale che mai, dove le vicende al limite del grottesco si intrecciano come spirali di fumo attorno al più classico e sfigato protagonista bukowskoniano: Nick Belane, "il detective più dritto di LA"; l'unico uomo sul pianeta a cui viene affidato un caso al limite del possibile, dall'unica, volgare e meravigliosa Signora Morte, che sedendosi con un tonfo sulla
sedia sgangherata dello studio del detective, da' il via all'ultimo allucinante carosello dello scrittore. E quando ad un certo punto vi chiederete "E ora cosa manca, gli alieni?" ecco che lui vi accontenta, e gli alieni ci sono eccome, e hanno perfino una setta con mire espansionistiche. Ma ovviamente, aspettatevi anche un Dante Alighieri che si è ripiegato su una vita da gangster, luci al neon, macchine scassate e (ovviamente) alcolici annacquati e bar marci di muffa e nausee ed equivoci quasi mortali, in cui il nostro protagonista è sempre ad un passo dal lasciarci le penne.
Per fortuna c'è la Signora Morte a sistemare ogni cosa.
Beatrice
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